Le Dolomiti di Brenta - Patrimonio dell’Unesco

Da 15/11/2019
Madonna di Campiglio
Le Dolomiti di Brenta - Patrimonio dell’Unesco
Esperienze

Le maestose montagne che circondano Madonna di Campiglio, piccola gemma incastonata in un meraviglioso contesto naturalistico, hanno il vanto di essere Patrimonio dell’Unesco dal 2009


Il massiccio delle Dolomiti di Brenta ha una particolarità rispetto agli altri: si tratta, infatti di un massiccio unico ed imponente, raggiungibile solo camminando e scalando.

È una gemma rosea incastonata in verdi boschi e prati con lo sguardo rivolto verso le chete acque dei magnifici laghi che le circondano.


Si arriva alle Dolomiti di Brenta attraverso suggestive camminate tra queste cime, o con gli impianti di risalita: è come entrare all’interno della loro misteriosa bellezza a poco a poco, scoprendole mentre ci si innamora di loro.


Questo prestigioso titolo, di cui si fregiano bellezze storiche, artistiche e naturalistiche, ha l’onore di accogliere i siti più belli al mondo, e l’onere di preservarli e tutelarli da interventi di ogni tipo. 


Per questo, quando si viene ospiti da noi, in queste montagne, occorre sempre ricordare di prestare particolare attenzione a non danneggiare il sito in alcun modo, rispettando pienamente il luogo in cui ci si trova e impegnandosi a lasciarlo così come lo si è trovato.


Ora siamo nelle montagne e le montagne sono dentro di noi.” - (JOHN MUIR)


In tutto il mondo si contano circa 1100 siti protetti, di cui solo duecento, circa, naturali. Le Dolomiti di Brenta sono tra questi, e sono una delle cinquantacinque bellezze (tra culturali, naturali e miste) annoverate in Italia, il Paese con più siti protetti (assieme alla Cina, che ne conta lo stesso numero).


Tra i criteri naturali che l’Unesco tiene in considerazione prima di accogliere un sito nel ristretto gruppo dei Patrimoni dell’Umanità, vi sono il dover:


  • rappresentare un fenomeno naturale e/o atmosfera di bellezza (o di importanza estetica eccezionale);
  • essere esempio di epoche storiche come testimonianza di processi geologici o della vita;
  • essere esempio di processi in corso ecologici e/o biologici nell’evoluzione dell’ecosistema;
  • essere contenitore di habitat naturali più rappresentativi e importanti per la salvaguardia delle biodiversità (inclusi gli spazi minacciati con un valore universale per la scienza e la conservazione delle specie).

Le Dolomiti di Brenta sono una parte delle Alpi Retiche meridionali e si trovano nella provincia autonoma di Trento, ad ovest del fiume Adige. Questa zona si differenzia dalle altre per le sue forme superbe e maestose ed è ben documentata l’evoluzione strutturale e stratigrafica delle Dolomiti.


Si tratta di un’area di circa 42 km per 12, in cui si susseguono vette, canaloni, altipiani rocciosi e bastioni di ogni forma. Accomodate tra la Val di Sole a nord, la Val di Non ad est, la Val Rendena ad ovest e dalle Giudicarie a sud, ospitano diversi laghi, tra cui quello di Tovel e quello di Molveno.


Si distinguono 4 gruppi principali: quello settentrionale, con la Pietra Grande e il Sasso Rosso, quello meridionale, con la Cima Tosa, quello centrale (Dolomia Principale) con le cime Brenta e Grostè e quello della Campa con il Monte Corona. Tra le cime del complesso, la più nota è probabilmente il Campanil Basso, soprattutto tra gli alpinisti.


La bellezza di queste cime è data dal frastagliamento morfologico, dovuto ad eventi tettonici e all’azione degli eventi atmosferici, che soffiano su queste cime da epoche preistoriche, dal Permiano al Giurassico.

Le Dolomiti del Brenta racchiudono secoli di storia, incantando ancora oggi tutti i visitatori per la loro bellezza straordinaria, che le ha rese Patrimonio dell’Umanità.

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